L'aspro e selvaggio territorio che dai paesi di Jerzu, Ulassai ed Osini si estende verso la barbagia di Seui è disseminato dei cosiddetti ‘tacchi’, altopiani calcarei circoscritti da suggestive pareti verticali e profonde valli boscose. L’ambiente é mozzafiato! La varietà di esposizione, unita all’altitudine relativamente elevata delle falesie (700-900m s.l.m.) rende possibile una loro frequentazione anche in piena estate. Le vie sono tutte di arrampicata sportiva protette a fittoni resinati o a spit fix. Dato il carattere della roccia, l’arrampicata é piuttosto tecnica su piccole tacche, concrezioni e buchi. Privilegia chi fa un buon uso dei piedi e non si discosta mai troppo dalla verticale. Le attività ricreative disponibili in questa zona dell’Ogliastra sono notevoli e non si limitano all’uso della magnesite o alle gite al mare. Assolutamente da non perdere sono i Nuraghi immersi nella boscaglia, le grotte e le cascate Su Marmuri ad Ulassai e il monumento naturale di Scala San Giorgio sopra a Osini. Se volete scoprire un territorio straordinario non perdete l'occasione di visitare queste falesie perse nel tempo degli avi. Negli ultimi anni questo territorio ha visto una riscoperta da parte del mondo dell'arrampicata. Nuovi settori sono stati aperti e quelli storici ulteriormente sviluppati. Anche grazie al contributo economico degli enti locali molte delle novità sono fruibili gratuitamente online: Ulassai Outdoor INQUADRAMENTO GEOLOGICO Gran parte della Sardegna è caratterizzata dall’affioramento di un basamento costituito da rocce Paleozoiche (540–251 MA), quali metamorfiti (gneiss, micascisti) e magmatiti intrusive (graniti, granodioriti). Solo nel sud-ovest dell’isola il basamento é associato a delle rocce sedimentarie Paleozoiche (ad esempio nell’area di Masua, sui cui calcari si sono sviluppate note falesie d’arrampicata). Al termine del Paleozoico il basamento è stato profondamente eroso, ed a partire dall’inizio del Mesozoico (251–65 MA) l’area Sarda è stata progressivamente invasa da mari bassi e caldi, che hanno portato alla deposizione di sedimenti per lo più calcarei. Alla base di questa successione si trovano alcuni depositi, caratterizzati dalla coesistenza di apporti continentali e marini, e costituiti dall’alternanza tra marne, evaporiti, arenarie e conglomerati. Al di sopra di questi si ha una sedimentazione esclusivamente marina, caratterizzata dalla deposizione di un ampio spessore di calcari organogeni, prodotti dall’accumulo in un mare basso di resti scheletrici di organismi marini: la ‘Formazione di Dorgali’ del Giurassico (199–154 MA), che comprende l’area di Ulassai–Jerzu–Osini. Non essendo stata la Sardegna coinvolta nelle deformazioni legate allo sviluppo di Alpi ed Appennini (80– MA), la Formazione di Dorgali è caratterizzata da una giacitura orizzontale, con strati costituiti da calcari e calcari dolomitici. Alla base della formazione è presente anche un livello costituto da più friabili calcari marnosi. Proprio la presenza di questo compatto livello di calcari orizzontali ha permesso lo sviluppo dei Tacchi, ossia di altopiani che si ergono per decine di metri al di sopra delle vallate circostanti, e delimitati da pareti verticali su cui corrono le vie di arrampicata. Infatti, l’erosione sia meccanica (abrasione, fratturazione) che chimica (dissoluzione, carsismo) ha agito in maniera differente sulle varie tipologie di roccia, incidendo delle profonde pareti nei calcari Giurassici e delle dolci vallate nel sottostante basamento metamorfico Paleozoico. Di Nicola Levi
Area: I Tacchi Di Jerzu Ulassai E Osini
