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Saluti.....
Formalmente esisteva un'ordinanza del 1997 del Comune di Monsummano che vietava la scalata in Cava Grigia e anche altrove (non ho riferimenti precisi perché non trovo l'ordinanza in questione).
A seguito di un accordo tra Comune, CAI e proprietari della Cava Grigia sono stati fatti dei lavori di consolidamento e revocato il divieto di arrampicata, però solo per alcune aree. Qua alcuni dettagli: https://www.caiprato.it/wp-content/uploads/doc/Relazioni_vie/Foto_Cambi_CavaGrigiaCarte24_05_19-004.jpg; http://www.cnsasa.it/storage/wcms_f/alleg/TER_documenti/Lettera-02-2016-Cisasater.im.pdf.
Mi sembra di aver capito che formalmente rimanga in vigore il divieto di arrampicata per vari altri settori (tra cui Cava Rossa) per questioni di sicurezza (https://iltirreno.gelocal.it/montecatini/cronaca/2014/12/12/news/cava-grigia-revocata-l-ordinanza-di-divieto-1.10484970).
All'ingresso di Cava Rossa è chiaramente indicato che si tratta di una proprietà privata ed è presente un cancello che teoricamente impedisce l'accesso.
Ho comunque scritto "formalmente" e "teoricamente" perché nella pratica si è sempre scalato ovunque e con relativa tolleranza da parte degli organi preposti al controllo. Anche se, magari a seguito di qualche incidente, qualche controllo è stato fatto.
Sarebbe interessante recuperare gli atti ufficiali del Comune di Monsummano per avere un quadro più preciso di questa mia descrizione approssimativa. Se qualcuno li possiede sarei felice se li potesse condividere.
Da tenere presente, nella storia della falesia nel suo complesso, che nel tempo ci sono stati varie cadute di rocce. Da quelle imponenti (come in Cava Rossa) ad altre più piccole ma a volte comunque comunque importanti (più o meno ovunque). Quindi ritengo sia un luogo da frequentare con la dovuta attenzione.
Infatti a Monsummano fu attiva l'associazione nazista todt con sede alla grotta giusti,reclutavano civili aderenti e no e costruirono un fortino in cemento armato,alcune baracche di legno e la grotta a forma di ferro di cavallo ancora presente in cava rossa.
Un distaccamento dell'amministrazione tedesca era insediato alla grotta parlanti e i due stabilimenti erano collegati telefonicamente fra di loro(regolarmente sabotato).
Dal giugno 44 fino al 14 luglio il quartier generale di Albert Kesserling feldmaresciallo comandante della wehrmacht in Italia era alla grotta giusti.
Durante quella estate le truppe tedesche in ritirata furono autori di una scia di massacri contro i civili prendendo tutto quello che potevano.
Il 23 agosto si resero colpevoli dell'eccidio del padule(174 morti).
Le formazioni partigiane nell'area erano tre:
La stella rossa,la corallo e la Faliero,si distinsero per azioni di sabotaggio,raccolta armi ed informazioni.
Il 4 settembre un'azione congiunta portò all'occupazione della città già abbandonata dai tedeschi.
Spero che in un momento un po estremo come questo,ricordarsi da dove siamo venuti possa aiutarci nel perseguire obbiettivi sempre più nobili.
Sogni verticali a tutti,ciao ciao...
PS:
Memoria recuperata c'e lo fatta.........
Spero che lo sfondamento del cancello non porti alla definitiva chiusura di cava rossa,dato i rapporti non cosi buoni con i propietari del luogo.
Teniamo tutti gli occhi aperti e vigiliamo,segnaliamo.
Credo sia l'unica cosa da fare.
Non lasciamo che queste falesie ritornino alla situazione degli anni ottanta(luogo di furti,ricettazione e spaccio).
Non andiamo mai da soli e teniamo gli occhi aperti sempre.
Questo tipaccio(ladro)sembra ben riconoscibile,quindi denunciamo lui e tutti gli atteggiamenti poco chiari e ambigui.
Non lasciamo queste falesie sole in balia del malaffare.
Si aggira un tipaccio (ladro) con moto da cross numero 15 stampato sulle spalle, aspetta che la cordata sia in alto e poi si fionda sugli zaini.
I carabinieri sono stati informati dell'accaduto tramite un'esposto.
Si prega di informare le forze dell'ordine di qualunque cosa sospetta o poco chiara presente in zona e di stare molto attenti,anche se le falesie non sembrano essere interessate da questi traffici.
Sembra che i giorni preferiti da queste"personcine"siano il giovedì ed il martedì,occhio e antenne attivate.
Ma cosa vuol dire,che dopo la perizia geologica e il disgaggio con coseguente messa in sicurezza della falesia,il comune fa entrare chi vuole lui?
Spero che stiamo scherzando.
E tutti gli altri che si sono presi la briga di chiodare,richiodare e ripulire fin dagli anni 80,sono fuori legge?
Bella trovata ti do la cioccolata e poi non te la lascio mangiare?
Più rispetto ci vuole per le persone che anno sudato gratuitamente su quelle pareti,nessuno escluso.
Propio vero questo è e sempre rimarrà il paese delle mezze verità dette sotto voce,quasi sussurrate per farle sembrare intere,complimenti anche questa volta le istituzioni non sono riuscite a smentirsi,troppo difficile per loro.
La mia indignazione nasce dal fatto che quando tutti noi abbiamo eletto Monsummano come luogo di evoluzione verticale a tutti i livelli,questo posto era freguentato da tossicodipendenti da ricettatori di ogni tipo e varia mercanzia umana.
Solo grazie a noi è diventato il luogo che è oggi.
Noi abbiamo l'obbligo di comportarci bene,di tenere pulito e di osservare scrupolosamente tutte le norme in fatto di sicurezza,praticamente di arrampicare sempre,come dico io,con il cervello acceso,però abbiamo anche il dovere di non accettare restrizioni e regole palesemente lesive dello spirito di aggregazione che il nostro sport,a qualunque livello,riesce ad esprimere.
Nei tempi bui menzionati sopra(1982 e seguenti fino al 1995)io stesso fornivo indicazioni ai carabinieri per cercare di sopprimere i vari traffici della zona,mai visto un vigile,mai visto un'ordinanza che riportasse la legalità e la giustizia.
Oggi leggo questo.
Non ho potuto non esprimermi,mi sono sentito in dovere di replicare.
Meno male che c'è FOL,almeno qui la libertà di indignarsi di fronte a regole palesemente ingiuste c'è ancora.